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Santuario di San Rocco

Il Santuario di San Rocco è stato interamente ricostruito dopo i danni inferti dal sisma del 23 novembre 1980 ed inaugurato il 23 marzo 1988, tre anni dopo l’inizio dei lavori di ricostruzione.

L’attuale edificio sacro e l’annesso convento dei Frati Minori Francescani sono l’ultima opera progettata dall’architetto Giovanni Muzio (Milano, 12 febbraio 1893 – 21 maggio 1982) iniziatore ed esponente più rappresentativo del movimento artistico del “Novecento Milanese” e in genere della corrente tradizionalista che caratterizzò l’architettura italiana degli anni venti e trenta, in rivalità con il razionalismo. L’idea progettuale iniziale aveva forti assonanze con il complesso della Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, in Palestina, opera dello stesso architetto. Purtroppo la redazione finale del progetto e la conseguente realizzazione dell’opera, completata dai collaboratori del suo Studio dopo la sua scomparsa, non ha saputo interpretare al meglio l’intuizione del Maestro. Il nuovo complesso conserva e valorizza, quali testimonianze significative dell’antico luogo di culto, il portale in pietra della chiesa antica, datato 1785, e l’imponente colonnato in pietra, realizzato nella seconda metà del XIX secolo.

L’idea progettuale iniziale aveva forti assonanze con il complesso della Basilica dell’Annunciazione a Nazareth

La chiesa primitiva, dedicata originariamente alla Madonna del Carmine, di modeste proporzioni ed edificata nel corso del XVI secolo, nella Santa Visita pastorale compiuta nel giugno 1702 dal Vescovo di S. Angelo dei Lombardi, Mons. Mastellone, viene ricordata come “extra moenia di detta Terra…e con le mure diguastate dal terremoto dell’8 settembre 1694”. Riparata su disposizione del Presule, crollò “con gran ruina” a seguito del terremoto del 29 novembre 1732. Ricostruita in forma più ampia nel 1737, seppur con aggiunte e riparazioni varie, rimase inalterata fino al sisma del 1980. All’indomani di questo tragico evento, anziché riparare i danni sismici e restaurare l’antico tempio, si scelse di raderlo al suolo per costruire il complesso attuale. Questa scelta comportò non solo la perdita di ogni stratificazione storica del luogo, ma anche la totale demolizione del campanile in pietra, costruito nel 1916, e rimasto indenne dalla furia sismica.  Il 31 ottobre 1774, con atto notarile del Servo di Dio Notar Vincenzo Ronca, cittadino lionese, San Rocco fu scelto come Patrono principale del paese.

Degna di nota, all’interno della Chiesa attuale, elevata a Santuario diocesano il 20 dicembre 1997, è la statua lignea del Santo, della metà del XVIII secolo, opera dello scultore lionese Pietro Nittoli. Pregevoli sono anche le altre statue lignee del Santuario, realizzate dalla ditta Stufflesser di Ortisei (Bolzano), e raffiguranti la Madonna delle Grazie, copia della statua cinquecentesca venerata nell’omonimo Santuario di Benevento, San Giuseppe e San Francesco d’Assisi, a sua volta copia del simulacro conservato nella Chiesa di Santo Spirito in Castel Baronia (Av), nonché le sedici formelle in terracotta della Via Crucis, opera dell’artista Vito Zaza di Molfetta. Di pregio anche l’Organo positivo (2 tastiere con pedaliera, 23 registri, 1746 canne) costruito dalla Ditta Ponziano Bevilacqua.